Gestione del rischio: prevenire e affrontare gli atti di violenza verso gli operatori sanitari

Sono Amedeo Cicogna, sono un Medico, nella mia attività professionale mi sono occupato sempre di organizzazione sanitaria, negli ultimi anni ho svolto l'incarico di Direttore Sanitario di diverse Aziende Ospedaliere territoriali di diverse Regioni, e in quest'ultimo scorcio della mia attività professionale mi sto dedicando al Risk management, e quindi a tutto quello che questa attività comporta. Nell'ambito della mia attività di Risk management mi sto occupando sempre più spesso del fenomeno delle aggressioni agli operatori sanitari. Detto ciò, passerei direttamente a presentare l'intervento che ho preparato.

Allora, diciamo che il contesto attuale e sempre più spesso gli organi d'informazione: i giornali, i quotidiani e le riviste di settore ci documentano episodi di violenza contro il personale sanitario. Ecco, io ho riportato qui nella slide alcuni esempi di articoli che sono comparsi sulla stampa. Questi articoli sono delle ultime settimane, sono notizie sempre più allarmanti per quanto riguarda questo fenomeno delle aggressioni. Purtroppo dobbiamo dire che in questa realtà, l'Italia non è da sola, infatti anche altri paesi in Europa stanno affrontando questo evento. 

In Gran Bretagna sono state registrate moltissime aggressioni al personale sanitario, in Francia circa 1000 casi di aggressioni nel 2017; e ovviamente tutto questo ha fatto sì che cominciassero delle reazioni, che ci fossero delle prese di posizione anche da parte delle Istituzioni, dei Rappresentanti degli Ordini Professionali, delle Associazioni, dei Sindacati, e quindi in queste ultime settimane ci sono state sicuramente numerose iniziative che sono state prese. Diciamo che gli interventi più forti sono stati quelli dei Presidenti degli Ordini Professionali dei Medici, degli Infermieri e di tutti gli altri operatori della sanità, ma anche di Organizzazioni Sindacali che hanno fatto sentire la loro voce. In Italia, soltanto nel 2017, sono stati registrati 1200 casi di violenza contro medici ed infermieri, oltre 100 di questi casi, purtroppo, si sono verificati nella regione Lazio, e soprattutto nei servizi di pronto soccorso, hanno riguardato medici della continuità assistenziale, quella che una volta veniva chiamata più comunemente“guardia medica”, e hanno riguardato anche operatori dei servizi psichiatrici. In Francia nel 2017, sono state registrate ben 1000 aggressioni, nel Regno Unito altrettanto, le reazioni le abbiamo accennate quando abbiamo fatto vedere gli articoli dei giornali, ma comunque la maggior parte di queste richiedono interventi urgenti, misure di prevenzione e contrasto e soprattutto interventi per sensibilizzare l'opinione pubblica e le Istituzioni. Tra le voci che si sono levate contro il fenomeno c’è ne una che è sempre più spesso ricorrente: l'inasprimento delle sanzioni a carico degli aggressori. 

In realtà, alcuni provvedimenti sono già stati adottati: recentemente è stato istituito presso il Ministero della Salute, l'Osservatorio permanente per la garanzia della sicurezza e per la prevenzione degli episodi di violenza ai danni di tutti gli operatori sanitari, con l'obiettivo di monitorare tutti i livelli di sicurezza degli operatori sanitari, e quindi da questo monitoraggio poi dovrebbero emergere le proposte, le misure concrete, per poter mettere in sicurezza i luoghi di lavoro anche sotto il punto di vista del fenomeno della violenza.

L'osservatorio si è già insediato il 13 marzo 2018 presso il Ministero della Salute, ne fanno parte ovviamente oltre al Ministro della Salute, anche il Comandante dei Carabinieri dei NAS, il Coordinatore degli assessori alla sanità delle regioni, e i Presidenti delle varie Federazioni, degli Ordini delle varie professioni sanitarie, oltre ai Direttori dei dipartimenti del Ministero della Prevenzione, della Programmazione, della Sanità animale e dei Farmaci veterinari, quindi è un Osservatorio in cui sono rappresentate tutte le professioni che in qualche modo sono coinvolte in questo fenomeno. Un'altra iniziativa importante è stata la presa d'atto appunto della necessità di intervenire rapidamente anche favorendo la formazione degli operatori su questo argomento, e quindi la Commissione nazionale per la formazione continua, nella riunione del 15 marzo 2018, ha adottato una Delibera: “La gestione delle situazioni che generano violenza nei confronti degli operatori” di interesse nazionale, e la possibilità di sostenere eventuali corsi che vengano prodotti e realizzati tenendo presente l'argomento dell'aggressione, e per dare appunto agli operatori diciamo competenze anche in quest'ambito, verranno accreditati anche con riguardo ad un maggior punteggio per quanto riguarda i crediti ECM FAD.

Il fenomeno, in realtà, non è un fenomeno nuovo ma purtroppo già da anni si verifica, ora siamo ad un aumento dell'incidenza in maniera impressionante, però già nel 2007, il Ministero della Salute aveva prodotto una Raccomandazione: la Raccomandazione Ministeriale num 8 per la prevenzione degli atti di violenza. Essa afferma che: “Gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari costituiscono eventi sentinella che richiedono la messa in atto di opportune iniziative di prevenzione e di protezione”. Quindi già dal 2007 le Istituzioni, se necessario, sono dotate di indicazioni per la prevenzione degli atti di violenza. Lo scopo della raccomandazione ovviamente era quello di fornire agli operatori e alle Istituzioni i suggerimenti per opportune idonee misure di prevenzione per gestire e prevenire gli atti di violenza, quindi mettere gli operatori in grado di riconoscere le situazioni potenzialmente pericolose, e quindi anche poterle gestire con qualche competenza, e fornire inoltre strumenti utili per disinnescare situazioni pericolose, violente. 

Il Ministero negli anni successivi, ha anche emanato un Protocollo per il Monitoraggio degli Eventi Sentinella di cui abbiamo visto che le aggressioni fanno parte. Gli eventi sentinella sono praticamente definiti nel Protocollo di Monitoraggio come “un evento avverso di particolare gravità, potenzialmente evitabile, che può comportare morte o grave danno al paziente e che determina perdita di fiducia dei cittadini nei confronti del servizio sanitario. Il verificarsi di un solo caso è sufficiente per dare luogo ad un'indagine conoscitiva diretta ad accertare se vi abbiano contribuito fattori eliminabili o riducibili e per attuare ovviamente tutte le misure correttive che ne conseguono”.

Quindi per evento sentinella, la definizione corrente è quella di un evento di particolare gravità. Quindi abbiamo detto che per quasi tutti gli eventi sentinella, il Ministero ha prodotto delle Raccomandazioni finalizzate appunto alla prevenzione di questi eventi. A titolo di esempio ho riportato alcune di queste Raccomandazioni: la Raccomandazione num 3 e la Raccomandazione num 4, la Raccomandazione num 17 relativa alla riconciliazione della terapia farmacologica, e la raccomandazione num 9 relativa alla prevenzione degli eventi dannosi dovuti al malfunzionamento di apparecchiature elettromedicali o di dispositivi medici. 

 

Questo testo è estratto dal nostro video-corso ECM Fad "Help: la gestione delle situazioni che generano violenza nei confronti dell’operatore sanitario", ha come scopo quello di informare e permette di approfondire tematiche legate al corso.

Estratto della lezione del dott.: Vittorio Amedeo CICOGNA

Vittorio Amedeo CICOGNA
Risk Management
Azienda USL ROMA 6
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