Dolore, analgesici e antiinfiammatori - Parte 2

Il paracetamolo agisce inibendo la produzione di prostaglandine (un po come i FANS), soprattutto al livello del sistema nervoso centrale (ha questa azione piretica a questo livello), ma tuttavia non agisce sulla prostaglandine periferiche. Come sappiamo, le prostaglandine attivano una serie di meccanismi e attività molto importanti. Il paracetamolo agisce sul sistema dolorifico centrale, dove va a interagire con le stesse vie usate dagli oppioidi,

dalla serotonina e dei cannabinoidi. Quindi il paracetamolo, da un punto di vista farmaceutico, da una risposta efficace dopo 30-60 minuti dalla somministrazione. Proprio perché non agisce sulle prostaglandine periferiche,  può essere assunto indipendentemente dai pasti, non ha effetto gastrolesivo e  permane l'efficacia per 4-6 ore. Per quanto riguarda la somministrazione, di solito nell'adulto il dosaggio massimo previsto è di 10 o 15mg fino a tre volte al giorno (quindi tre grammi al giorno) e non si ha nessun effetto collaterale particolare. Il paracetamolo,come tutti gli altri farmaci per la terapia del dolore, vanno assunti a orari fissi (non darlo soltanto al bisogno), perché quando c'è un dolore NRS severo (calcolato o riferito da paziente, tra 7 e 10 di NRS ), questo farmaco avrà difficoltà nel ridurre il sintomo dolore. Come potete leggere, il paracetamolo è il farmaco più indicato per i trattamenti del dolore e addirittura è ben tollerato anche nel periodo neo natale. Ci sono varie formulazioni, una formulazione da ricordare è quella orosolubile. Questa formulazione permette, anche al paziente che ha difficoltà nella deglutizione (pazienti con una malattia in fase avanzata, anziani o affetti da disfagia), di assumere il farmaco in semplici gocce  (basta posizionarlo sulla lingua e ha una efficacia uguale al farmaco assunto per via naturale): Questa formulazione orosolubile ha trovato anche un vantaggio nel setting ospedaliero e nella buona compliance.Dal punto di vista farmacocinetico questo farmaco  ha un assunto per os assorbito in modo rapido e completo lungo tutto il tratto intestinale, si distribuisce in modo rapido uniforme in tutti tessuti e si lega in maniera trascurabile alle proteine plasmarie.

Questo è molto importante, perché ovviamente ha scarse integrazioni con i farmaci che hanno un elevato legame proteico. Un’ altra forza di questo farmaco entra in gioco nel caso in cui il paziente è ipoproteico, poiché le alterazioni dell'albumina nei pazienti ipoproteici possono portare difficoltà  nel funzionamento adeguato di alcuni farmaci (l’albumina fa da trasportatore del farmaco stesso, ma questo farmaco non ha bisogno di questo legame). Il paracetamolo viene escreto per via renale e il tempo di eliminazione è di circa due o tre ore.  Il paracentamolo esplica la sua azione analgesica mediante più meccanismi attivando i recettori cannabinoidi di tipo 1 tramite il suo metabolismo cerebrale (che è un cannabinoide endogeno ce lo autoproduciamo), interagisce con il sistema oppioide  endogeno a livello spinale e sovra spinale e agisce ancora al livello della via serotoninergica discendente per la mutazione del dolore. Il paracetamolo ha questa capacità di esplicare l'azione energetica a più livelli e quindi è un farmaco facile da utilizzare.

L’azione antipiretica è determinata dalla inibizione selettiva delle prostaglandine all'interno del sistema nervoso centrale nell'ipotalamo e agisce sul COX 1 e 2, però a differenza dei FANS, non agisce sulle COX periferiche (quindi non presenta effetti antinfiammatori e non provoca gli eventi avversi che possono essere riconducibili a problemi gastrici o problemi gastrolesivi). Il paracetamolo ha una tollerabilità ottima, scarsa interazione con i farmaci e non ha bisogno di aggiustamenti in funzione del peso corporeo. Inoltre il paracetamolo è adatto in gravidanza, nei pazienti anziani, nei pazienti con patologie renali e con malattie cardiovascolari). Il paracetamolo inoltre non provoca alterazioni nei parametri di coagulazione e ha un eccellente profilo di sicurezza.

Questo testo è estratto dal nostro video-corso ECM FAD "Farnaci e cure: oggi" e ha come scopo quello di informare e permette di approfondire tematiche legate al corso.

Estratto della lezione della prof. Giuseppe Casale

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