Anoressia & Bulimia - Parte 2

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Quindi c'è l'insonnia, diminuito interesse sessuale, quindi c'è anche una diminuzione grossa della libido, legata praticamente a questa riduzione del cibo. Ci sono dei criteri che possono soddisfare anche il disturbo depressivo maggiore. Quindi, la caratteristica dell'anoressia è che, oltre che delle persone anoressiche, che oltre a esserci un disturbo anoressico, ci possono essere sottostanti dei disturbi di tipo psicotico. Quindi, per esempio, dei disturbi dell'umore di tipo depressivo o dei disturbi di tipo stati limite e disturbi di personalità. Quindi, dovrebbe esserci anche un disturbo borderline, potrebbe anche esserci un istrionico dietro una personalità anoressica. Esistono dei sintomi ossessivo-compulsivi, chiaramente polarizzati soprattutto sul cibo. Quindi, la scelta di determinati cibi che siano dei cibi praticamente che portano meno calorie in modo di trattare e poi mangiare questi cibi.

Vedremo praticamente il caso clinico di una ragazza che faceva bollire per cinque-sei ore i prodotti che portava dentro solo proteine. Vedremo praticamente il caso clinico di una ragazza che faceva bollire per 5 secondi il pesce per poi ne il liquido e quindi, praticamente, in questo modo secondo lei portava dentro solo proteine, piccole delle calorie, quantità delle calorie su tutti quanti i prodotti che la paziente si accinge a mangiare. Collezioni di ricette anoressizzanti che si scambiano via internet, a portare o portare il minimo apporto calorico. Rituali ci sono anche dei rituali intorno all'assunzione del cibo proprio per ridurre il discorso dell'ossessività, quindi rientra anche come meccanismo analogo a quello delle ossessioni. Altre manifestazioni provano grossi disagi nel mangiare qualsiasi cosa in pubblico, trovano sentimenti di inadeguatezza, bisogno di tenere sotto controllo l'ambiente circostante, gli amici, la situazione. Quindi, diventano dei controlli con la componente di personalità ossessiva, di quelli che sono tutti gli amici nemiche, e esercitando anche un controllo sul cibo delle persone intorno.

C'è praticamente una grossa rigidità mentale, una difficoltà di queste pazienti ad essere elastiche rispetto ai giudizi che vengono dall'esterno o rispetto alle critiche, rispetto alle proposizioni che gli altri gli fanno. Ridotta spontaneità nei rapporti interpersonali, iniziative ed espressività emotiva represse. Le ansie del secondo tipo presentano spesso problemi del riscontro degli impulsi. Per esempio, queste persone possono invece avere delle abbuffate che poi cercano di sopperire.Praticamente, come al solito, quegli uomini o possono fare uso di sostanze anche a scopo di dimagrire, come prodotti praticamente eccitanti che hanno anche un usouso solo sull'alimentazione della fame e lusso di alcolici, ed a me degli insurgenza dell'anoressia come abbiamo detto intorno ai 17 anni, ma praticamente cominci immediatamente dopo la pubertà, come immediatamente dopo l'adolescenza nella pubertà. Entrando nell'adolescenza, la 14-18 anni, l'anoressia è rara dopo i 40 anni se le persone non hanno mai avuto episodi anoressici prima. Invece, possiamo trovare persone che hanno anoressia dopo i quarant'anni se hanno avuto episodi anoressici precedentemente.

La remissione completa delle persone quando hanno superato i 18-19 anni possono andare a completare missione voleva rimanere un discorso di alimentazione controllata. Riescono a stare bene, oppure c'è il passaggio alla bulimia di queste persone. Cioè, persone anoressiche da giovani possono diventare bulimiche verso i venti venti anni. Ci possono essere gli up&down, fase di remissione di autorizzazione del fattore anoressico, quindi ci possono essere dei periodi in cui la persona si comporta come un anoressico, dei periodi in cui si comporta come un bulimico, poi dei periodi in cui si comporta come un anoressico che poi ritorna a un regime alimentare normale. Può essere anche un'evoluzione cronica con fissazione di quelli che sono i sintomi andando avanti con l'età e quindi c'è un problema di deterioramento. La mortalità nelle persone pervenute in ospedale negli SPDC comuni nei centri medici che trattano problemi di anoressia è del 10% delle persone malate di questa problematica.

La bulimia, termine che deriva dal greco buxus che significa bue e linus che significa fame, è più comune dell'anoressia perché il problema della bulimia è un problema più accettato a livello sociale. Ci sono ricorrenti episodi di assunzione di grandi quantità di cibo con sensazione di mancanza di controllo. Le persone sono in grado di portare dentro il corpo tutto quello che si trovano davanti senza nessun tipo di controllo, senza il gusto dei cibi, senza il concetto di limite che non sia quello praticamente di fare politica di tutti i piatti che si trova davanti. La buffata può essere interrotta da fattori esterni, oltre all'insorgenza di malessere fisico o di malattie fisiche, quindi il dolore addominale, nausea, diabete, problematiche cardiache e così via. Spesso, l'abbuffata è seguita dal senso di colpa, da depressione, da disgusto per se stessi e da personalizzazione, cioè la persona non si riconosce nel fatto di aver fatto una abuffata.Ci sono dei comportamenti compensatori nei pazienti affetti da bulimia. Questi comportamenti sono il vomito condotto. C'erano dei pazienti che ho visto in ospedale che addirittura non avevano bisogno dell'introduzione delle mani nella bocca per provocarsi il vomito, ma ce l'avevano proprio automaticamente. Una volta che un paziente bulimico si è abituato a vomitare, è capace di farlo anche senza stimolo. L'uso di lassativi continui da parte di questi pazienti crea dei problemi veri, come il ritorno del circolo sanguigno al cuore e quindi dei problemi cardiaci. L'uso di diuretici segue lo stesso meccanismo.

A volte, il dito diventa un comportamento compensatorio alla risposta di abbuffate in un paziente affetto da bulimia nervosa. Quindi, il paziente decide di mettersi a digiuno per alcuni giorni e alla fine di questo digiuno riprende a mangiare come prima. L'eccessivo esercizio fisico è la modalità di compensare il fatto che il paziente abbia fatto delle abbuffate durante la settimana. L'eccessivo esercizio fisico è la modalità di compensare il fatto che il paziente abbia fatto delle abbuffate. Comportamenti compensatori per aumentare il metabolismo possono mantenersi anche se fanno delle compensazioni. Un peso normale, abbuffate e comportamenti compensatori almeno due volte alla settimana per tre mesi. Quindi, le persone che fanno delle abbuffate durante la settimana hanno questo meccanismo compensatorio. Valutano se stessi soprattutto sulla base della forma del corpo e del peso. Alcuni hanno storie di obesità. Di questi comportamenti e persone che fanno uso di comportamenti compensatori. L'abbuffata nervosa è caratterizzata periodicamente da una fame che non si controlla da parte del paziente, con il bisogno continuo di introdurre cibo, non importa la qualità del cibo. Avevo un paziente che, pur di mangiare in fretta, mangiava i bastoncini di pesce, quelli congelati, direttamente crudi. Quindi, non c'è gusto per il mangiare, è quasi un'introduzione e non una masticazione del cibo. Il cibo passa direttamente quasi dall'esofago senza praticamente essere mantenuto in bocca. Sotto questa condotta di liberazione regolare, vomito, abuso di lassativi e diuretici, e altri comportamenti pensati inappropriati per evitare appunto l'aumento di peso: il sonno, il digiuno e l'esercizio fisico.
 

Questo testo è estratto dal nostro video-corso Fad Alimentazione Consapevole e Sana Nutrizione: i casi clinici, ha come scopo quello di informare e permette di approfondire tematiche legate al corso.

Estratto dalla video lezione del dott.: Piero Petrini

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