Servizio Sociale ed Internet: le sfide del web alla professione del cambiamento

Questa lezione di oggi, come vedete dal titolo: “Servizio Sociale ed internet: le sfide del web nella la professione del cambiamento” è una lezione di aggiornamento anche rispetto ad una precedente lezione che c'è stata, sempre sulle sfide online e offline del Servizio Sociale, ed in quest'ambito in particolare, vuole mettere l'accento proprio sulle reti, sull'utilizzo delle reti all'interno del Servizio Sociale, della nostra professione, ed il modo, attraverso quali strumenti, come usare questo Internet, questa rete, noi Assistenti Sociali ci occupiamo di comunicazione sociale e di relazioni sociali.

Quindi punteremo su questa grande differenza che c'è, o comunque possiamo chiamarla dicotomia, e cioè: da sempre ci occupiamo di relazioni sociali e quindi di comunicazione, quindi di linguaggio, ma abbiamo delle difficoltà e da ciò nasce anche un po' la nostra lezione, parleremo dell'esigenza di confrontarci con gli strumenti quali Internet o software, o comunque tutta la parte informatica che in altre scienze o in altre professioni, quali l'architettura e l'ingegneria, è stata risolutiva per tante cose, è uno strumento in più, parleremo di come invece il Servizio Sociale, la nostra professione lo può adoperare, in quali abiti e perché. 

A questo punto, procediamo con un concetto che a me è molto caro per una dimensione proprio sul settore “comunicazione”, e cioè: la “multimedialità” è l'insieme di suoni e immagini, animazioni e video che animano una o più pagine web di un sito. Quindi, mi piace iniziare con questa immagine multimediale perché appunto, è proprio il punto di vista dell'Assistente Sociale, cioè è una multidimensionalità, cioè sia all'interno della progettazione con gli utenti e sia all'interno di una progettazione personale, diciamo proprio all'interno della professione, uno deve vederla in modo multidimensionale, ma cosa vuol dire per il Servizio Sociale vederla in modo multidimensionale? Parliamo della peculiarità, dei vantaggi della Web comunicazione. Ho provato a descrivere in poche righe quali sono i vantaggi e gli svantaggi della Web Communication, dico anche questo perché nella presentazione è venuto meno che io ho questa “Web Tv Assistenti Sociali”, è un progetto che nasce proprio come un progetto per la comunicazione e per la professione e quindi è una dimensione multimediale appunto, in cui diciamo come raccontare, come rappresentare il Servizio Sociale all'interno della comunicazione online. Questa peculiarità, o comunque questa caratteristica della documentazione del Servizio Sociale, ha dei vantaggi e degli svantaggi nel mondo dell'online. 

Andiamo a vedere prima di tutto i vantaggi: produce ricchezza comunicativa perché c'è un interattività, una promozione, uno sviluppo delle piattaforme, un dove incontrarsi, come confrontarsi; una possibilità di realizzare un ambiente di lavoro più integrato e collaborativo abbattendo le barriere geografiche e producendo una comunicazione cosiddetta istantanea; promuovere il proprio marchio o un servizio offerto, questi sono i vantaggi, per non parlare di tutta una serie di vantaggi che sono spazio-temporali e cioè: posso stare, posso riuscire a comunicare in più ambiti proprio spazi temporali e in più situazioni dimensionali. 

Adesso parliamo degli svantaggi della rete on line nel Servizio Sociale. Ricordo, vi segnalo, un interessante contributo che la collega Banzato offre alla comunità: “Internet per il Servizio Sociale”. Diciamo che gli svantaggi per il mondo dei non professionisti sono chiaramente legati alla dipendenza patologica da internet, a compromissione della rete relazioni sociali, alle fake news, queste sono problematiche correlate proprio al mondo dell'online in generale. Per quanto riguarda gli operatori del sociale invece, essi si sono avvicinati solo ora e con molta difficoltà alle novità apportate dall’evoluzione della società dell'informazione: essi non padroneggiano in genere non conoscono tutte le percentualità più positive delle nuove tecnologie tendendo a vivere con estraneità e senso di impotenza il loro imparare, i fenomeni sociali che le tecnologie digitali condizionano in modo sia positivo che negativo, non possono più essere ignorati ed evitati dagli operatori del settore visto che questi strumenti stanno velocemente modificando il modo di vivere, comunicare e lavorare, quindi non possiamo far finta che tutto questo non esista, l’uso rende abili più di mille parole ma per affrontare nuove conoscenze e superare le iniziali difficoltà, deve esistere una motivazione a farlo. Internet , la rete delle reti per eccellenza, è un vero strumento per realizzare nella pratica quello che nella professione del Servizio Sociale rappresenta un caposaldo storico: il lavoro di rete. 

Per cogliere appieno il senso dell'utilità del Web nel lavoro sociale occorre imparare, allargare, guardare orizzonti diversi, conoscere disposizioni della nuova società dell'informatica. Sono strumenti messi a disposizione nostra e quindi, come tali andrebbero usati. Modelli di comunicazione: dal modello lineare di Shannon al modello “topologico”. Questo per percorrere un po' la parte teorica della comunicazione e quindi anche della comunicazione Web che segna un passaggio culturale e concreto dal modello “lineare”: emittente-ricevente di comunicazione di Shannon, al modello denominato “topologico”. Il modello Shannon prevede che la comunicazione si sviluppi nel modo seguente: emittente-messaggio-canale.ricevente.

Il “modello topologico” invece sviluppa una comunicazione che viene concepita all’interno di un “ambiente come luogo di interazioni complesse”, dove ai cinque assiomi della Pragmatica della comunicazione della Scuola di Palo Alto se ne aggiunge un sesto: l’habitat. La comunicazione ha un suo habitat: lo spazio del Web. La web communication diventa allora “spazio di interazioni complesse”. A differenza del modello di Shannon, quello topologico implica l’azione. Il messaggio sul Web non viene solo letto, ma induce a fare qualcosa. Il cybernauta quando accede ad un sito web non si limita a leggere, ma “clicca”, “va da una pagina all’altra”, “compra”, “guarda un video”, ecc. La dimensione “spazio” nasce e si sviluppa proprio grazie ad una delle due peculiarità del Web: l’ipertesto. Le metafore si sprecano: leggere diventa “navigare”, lo spazio web viene “esplorato”. Nascono termini come “portali”, “rete”, ecc. Internet favorisce la “rete” ed è considerato dagli addetti ai lavori la “madre di tutte le reti”.

 

Questo testo è estratto dal nostro video-corso per Assistenti sociali Fad Il servizio sociale nella postmodernità:Temi, sfide, prospettive , ha come scopo quello di informare e permette di approfondire tematiche legate al corso.

Estratto della lezione della dott.ssa: Stefania Scardala

Stefania SCARDALA
Assistente Sociale Specialista, Privato Sociale - Cconsigliere CTD Croas Lazio
Sapienza Università di Roma
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